Venezia, Roma, Napoli. Ma anche Atene, Costantinopoli, Il Cairo, Gerusalemme, fino a Hierapolis in Asia Minore. Andata e ritorno. Poi, Venezia. Infine, Lissa, piccolo isolotto al largo di Spalato. In queste e tante altre città d’Italia, d’Europa e d’Oriente si districano vita e morte di Ippolito Caffi (1809-1866), vedutista bellunese fra i più innovativi e originali dell’Ottocento nostrano, cui è dedicata la retrospettiva “Ippolito Caffi. Dipinti di viaggio tra Italia e Oriente”, promossa dal MiBACT e dal Polo museale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia.
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