Cinque ricette cocktail per il Maraschino Drioli e Luxardo

Il liquore simbolo della Dalmazia italiana, in 5 diversi abbinamenti per moderni cocktail estivi.

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A Spalato la portaerei più grande del mondo

L’americana “Gerald Ford” a propulsione nucleare, stazza 100.000 tonnellate, è lunga 333 metri, ospita un equipaggio di 4500 persone e dispone di 200 tra aerei ed elicotteri.

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Nelle acque di Umago il recupero di una barca cucita a mano 3000 anni fa, la più antica trovata nel Mediterraneo.

Parte il 2 luglio il cauto sollevamento a Zambrattia di un’antichissima imbarcazione impermeabilizzata con le tecniche di cucitura dell’epoca, ai primordi della cantieristica istriana e dalmata. Il processo di rimozione e restauro sarà però lunghissimo.

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Fiume, Capodistria, Trieste, Venezia e Ravenna: nuovo accordo tra i porti

Questa volta lo scopo è la decarbonizzazione del sistema portuale. Firmato a Trieste il protocollo d’intesa.

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Istria: mare eccellente sul 95,9% delle spiagge

Pubblicati i dati sui 217 punti utilizzati per i prelievi. Nel restante 4,1% il mare è comunque balneabile. Non monitorati i punti critici nelle vicinanze dei porti.

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Italiana muore sul lavoro a Spalato

Una cinquantenne italiana, impiegata in un supermercato a Spalato, è morta schiacciata da una pressa idraulica per cartone.

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Quando Berlusconi voleva fare di TeleCapodistria la prima pay-tv italiana

Nel 1987 la Tv della minoranza italiana divenne, per opera di Berlusconi, il primo canale europeo dedicato interamente allo sport. L’ambizione era di diventare una pay-tv ma il progetto non vide mai la luce. La storia raccontata da chi c’era.

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https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2023/06/telecapodistria-nei-progetti-di-berlusconi-sarebbe-stata-la-prima-pay-tv-97fe9f4a-e164-4348-9996-bec0ecd51758.html

Berlusconi e il Giorno del Ricordo

Affidatosi negli ultimi anni a Twitter e Instagram, Berlusconi propose l’ultima approfondita riflessione sul Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo giuliano dalmata il 10 febbraio 2017, poi ripresa più volte e che qui riportiamo integralmente.

“Quando nel 2004 il nostro governo sostenne in Parlamento l’approvazione della legge che istituiva il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe sentivamo forte il dovere di mantenere viva l’attenzione su una dolorosa e tragica vicenda che non è di pochi, ma che riguarda l’intero popolo italiano: non soltanto le vite umane perdute, ma “l’Esodo istriano”, esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Quando in una famiglia qualcuno soffre, l’intera comunità familiare ne è colpita. Lo stesso vale per le violenze e le sofferenze patite dai nostri esuli.

In quella stagione il comunismo e il nazionalismo più cieco e ottuso unirono i loro effetti criminali ai danni di innocenti che non avevano altra colpa se non di essere italiani. Una tragedia per molto tempo volutamente cancellata, sulla quale la sinistra comunista in Italia fece calare una totale cortina di silenzio.

Settanta anni dopo vogliamo ribadire la nostra vicinanza a tutte le famiglie Italiane che hanno sofferto e garantire a loro e ai loro familiari che il loro ricordo rimane.

Conservare la memoria è, per definizione, un compito che non ha mai fine e che deve impegnare le generazioni future: perché senza storia, senza memoria, non si costruisce futuro né si evita che gli errori e gli orrori del passato possano, Dio non voglia, ritornare.

Non è un rischio teorico: sotto nuove spoglie, l’eco delle dottrine illiberali del ‘900, nazionalsocialismo e comunismo, si riaffaccia nelle nuove forme di odio verso la nostra civiltà occidentale, democratica, tollerante. Anche per questo ricordare la tragedia delle terre giuliano-dalmate non è solo un doloroso omaggio al passato, ma un doveroso monito per il futuro.”

Ragusa di Dalmazia: la quinta repubblica marinara

Manca l’effige di Ragusa (in croato Dubrovnik) sulla bandiera della Marina Militare italiana. Una vicenda di secoli, conclusasi con la slavizzazione della città.

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A Venezia il Festival della Canzone istroveneta

La prima di 5 tappe di “Dimela cantando” nell’ambito del festival dell’Istroveneto.

I brani in gara quest’anno sono: Gianni Pellegrini con “Par forsa sai lontan”, Miriam Monica, con “Caza mia”, Vlado “File” Filčić e Luciano Urban con “Un amor cusì”, Daniel Moscarda con “Katrina”, Maria Musti con “Làsime star”, Sergio Preden Gat con “E pròpio ogi”, il gruppo Cuei de “Ma noi torneremo” con “Gravità”, Laura Visentin e Roberto Postogna con “Ancora per poco lontan”, Sonia con “L’ànima”, Daniele Ferro con “Prova a scoltar”, Marinella Malić con “No state preocupar”, Marko Radolović con “Gente de afari”, Sara Salvi con “I segreti de Saman” e infine Francesco Squarcia con “Tango e cha cha cha”.

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https://tribunatreviso.gelocal.it/regione/2023/06/08/news/festival_canzone_istrovento_dimela_cantando_venezia-12847206/