Il presidente croato riconosce l’esodo da Pola

Da noi si dà ormai per scontato, in Croazia molto meno.

In occasione di una cerimonia a Pola, il presidente della Repubblica di Croazia, Zoran Milanovic, ha dichiarato testualmente (fonte La Voce del Popolo):

L’Istria non era esclusivamente uno spazio etnico croato, e a maggior ragione non lo era Pola: a Pola i croati erano in minoranza. Bisogna essere sinceri con noi stessi, affinché si possa esigere l’onestà dagli altri, bisogna ammettere che in questa città una popolazione è subentrata a un’altra, cosa che oggi si definirebbe diversamente e non dico come. In questo luogo si è verificato un qualcosa che all’epoca si considerava normale e che oggi sarebbe definita come una catastrofe umanitaria. Decine di migliaia di persone hanno lasciato la propria terra, i partigiani si sono ritirati, sono arrivati gli anglo-americani e ci sono rimasti fino al 1954, fino al Memorandum di Londra. Questa è la realtà. Dobbiamo confessarlo se vogliamo esigere dagli altri onestà e moralità. Per questo motivo amo venire a Pola e assistere a una comunione di etnie e a un’assenza di complessi che invece proliferano nel resto della Croazia: in questo luogo si è consapevoli del propri limiti e per questo si è anche disposti a lasciar correre per costruire un mondo migliore

Su RaiDue il Quartiere Giuliano-Dalmata di Roma

Per il programma Tg2-Storie, sabato 7 maggio RaiDue ha mandato in onda un servizio sul Quartiere Giuliano-Dalmata della capitale, dove risiedono ancora centinaia di Esuli istriani, fiumani e dalmati.

Potete visualizzare la trasmissione a questo link https://www.rainews.it/rubriche/tg2storieiraccontidellasettimana. Il servizio parte dal minuto 33’30” o, a seconda delle visualizzazioni, dal -13’00”

L’Ambasciatore italiano in visita in Istria

L’Ambasciatore d’Italia a Zagabria e il Console generale di Fiume hanno visitato alcune delle Comunità degli Italiani in Istria.

Una intensa giornata con tappe significative ed eventi a Sissano, Valle d’Istria e Pola.

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Diventa un film la vita di Mons. Santin, difensore di Trieste e Capodistria

Il vescovo che difese la sua diocesi (e ne pagò le conseguenze) viene rievocato da una produzione cinematografica della Venice Film che ne ricostruisce la vita attraverso documenti d’archivio e testimonianze degli storici.

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Felice Ziza rieletto al parlamento sloveno

Il seggio degli italiani a Lubiana viene confermato.

Felice Ziza è stato eletto per la seconda volta al parlamento sloveno, nel seggio che spetta di diritto alla minoranza italiana.

Per molti anni prima di lui era toccato a Maurizio Tremul, sconfitto anche a questa tornata, ma che resta presidente dell’Unione Italiana, l’associazione della comunità degli italiani in Slovenia.

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Il Consiglio d’Europa bacchetta la Croazia sulla lingua italiana

Ha fatto qualcosa ma si può fare di più. Questo in sintesi il rimprovero giunto dal Consiglio d’Europa sul bilinguismo in Croazia.

Le amministrazioni locali stentano nell’applicazione e talvolta si mettono letteralmente di traverso.

Le considerazioni degli Esuli e degli esperti.

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Il Vaticano (e non la Croazia) ha scelto il nuovo vescovo di Zara

La diocesi di Zara è l’unica della Croazia sotto il diretto controllo della Santa Sede e non della Conferenza Episcopale croata. Per questo le nomine vengono seguite sempre con molta attenzione.

Al parroco di Parenzo, Milan Zgrablić, toccherà il compito di guidare la diocesi di 3mila kmq e oltre cento parrocchie. Ha studiato a Pisino, Zara, Fiume e Roma.

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Fondi europei per la Comunità italiana di Zara

Potenziamento dell’asilo italiano a Zara e rafforzamento del volontariato.

Questi i progetti che hanno ottenuto il beneplacito ai fondi UE di circa 170mila euro in favore della Comunità degli Italiani a Zara.

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Celebrato lo Statuto Istriano della convivenza

A Parenzo ricordata l’approvazione dello Statuto Istriano, frutto di una travagliata vicenda tra gli anni ’90 e il 2001.

Anche la Comunità italiana fa la sua parte, per quanto molto lavoro ci sia ancora da fare per un’applicazione completa delle norme sull’autonomia.

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Mattarella e Pahor a Trieste per “l’Europa possibile”

A Trieste riparte in questi giorni “l’Europa Possibile” del nostro Presidente Sergio Mattarella e del Presidente sloveno Pahor.

Marino Micich, della Società di Studi Fiumani e direttore dell’Archivio-Museo storico di Fiume a Roma, in merito assicura di essere personalmente in piena sintonia con il nostro Presidente della Repubblica per l’apertura di nuove vie di dialogo con la vicina Slovenia;  anzi “è auspicabile una sua visita nel 2023 in Croazia e quindi a Zagabria, a Fiume e a Pola per salutare  in queste ultime due città la nostra minoranza italiana“.

Sono più di trent’anni che la Società di Studi fiumani-Archivio Museo Storico di Fiume e l’Associazione Fiumani italiani nel mondo – LCFE fondate da esuli fiumani, stanno costruendo un dialogo denso di iniziative e di risultati a Fiume, unico nel suo genere nel settore europeo orientale“.

La visita del nostro Presidente Mattarella -ribadisce Micich- aprirebbe nuove vie di dialogo e cooperazione con la Croazia, senza dimenticare la nostra minoranza italiana e quegli organismi degli esuli fiumani, istriani e dalmati rivolti al dialogo“.

Nella foto il Corso a Fiume