A Roma la Mostra “Ierimo, semo, saremo” su esodi e migrazioni dalla Venezia Giulia
Fino al 9 giugno nella sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina
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Fino al 9 giugno nella sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina
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Firmato l’accordo di interconnessione tra gli acquedotti di Trieste e d’oltre confine. Lo scopo è aumentare la resilienza in caso di criticità idriche. Un raccordo monitorato porterà l’acqua di qua o di là secondo le necessità del momento.
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Nella foto i presenti alla firma dell’accordo
Saltata per la seconda volta l’asta per il cantiere Scoglio Olivi di Pola. Non si è presentato nessuno a spendere 20 milioni di euro.
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https://www.adriaports.com/it/cantieri/saltata-lasta-per-il-cantiere-scoglio-olivi-di-pola/
2.000 kmq in pieno Adriatico da riempire di pale eoliche per catturare l’energia dal vento.
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https://www.quotidianoenergia.it/module/news/page/entry/id/491401
Con l’apertura della tangenziale di Stagno (Ston) sulla penisola di Sabbioncello (Pelješac), si concludono i lavori del ponte collegato a quello nuovo che bypassa la Bosnia e permette di scendere lungo tutta la Dalmazia senza uscire dalla Croazia.
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https://lavoce.hr/attualita/dalmazia-unita-da-un-moderno-nastro-dasfalto
Nella foto il nuovo ponte che premette di evitare che il traffico di transito intasi il centro di Stagno. Foto: Grgo Jelavic/PIXSELL
Una targa in italiano ricorda l’edificazione nel 1903 sotto l’Impero asburgico. Conserva ancor oggi la sua fisionomia Liberty nonostante le ristrutturazioni.
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https://lavoce.hr/reportage/mercato-centrale-di-pola-120-anni-di-storia-tra-alti-e-bassi
Foto Daria Deghenghi
Da Zara a Torreglia (Padova) l’epopea della famiglia famosa per liquori e Maraschino
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Ecobonus, Sismabonus, Superbonus 110%: c’era di tutto nella truffa organizzata da un commercialista napoletano, con testa di ponte ad Asti e Schio ed ulteriori ramificazioni in tutta Italia. Un miliardo e mezzo di crediti per lavori mai fatti, su immobili talvolta inesistenti, ma inseriti quasi a casaccio nei cassetti fiscali di improbabili società.
E uno dei dati che hanno scoperchiato il vaso di pandora sta nell’uso del codice di un Comune italiano che non esiste più, da quando nel 1947 è stato ceduto alla Jugoslavia.
Abbiamo così ricostruito l’accaduto.
Il commercialista inseriva sul sito dell’Agenzia delle Entrate dati fittizi per ottenere dallo Stato i crediti d’imposta per aziende intestate a nullatenenti. Per non attirare l’attenzione, usava i codici catastali di un gran numero di Comuni, prendendoli a caso dagli elenchi ufficiali. Non sapeva però che in tali elenchi sono compresi anche i Comuni non più esistenti, ovvero quelli ceduti dall’Italia alla Jugoslavia col Trattato di Pace di Parigi nel 1947.
Ecco quindi che l’indicazione del codice A099 corrispondente all’ex Comune italiano di Aidussina (quello in uso in fondo al codice fiscale, come per Roma è H501) ha fatto balzare agli occhi dei finanzieri la conferma della truffa. Il Comune, non lontano dal confine italiano, ora fa parte della Slovenia.
I codici di questi Comuni rappresentano una vecchia diatriba tra Esuli e pubbliche amministrazioni, che hanno sempre mal digerito la presenza di codici fiscali di Comuni non più italiani, preferendo spesso indicare gli Esuli come nati in Jugoslavia (dato falso), nonostante una legge del 1989 chiarisse inequivocabilmente il diritto degli Esuli di essere indicati quali nati in Italia.
(nella foto Aidussina quando era un Comune italiano)
Fino al 31 maggio al Palazzo del Rettorato la mostra “Il mestiere delle Arti in Italia, Capolavori da Palazzo Madama” con preziosi manufatti provenienti da tutta Italia.
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La Conferenza Nazionale sui Balcani tenutasi nel capoluogo giuliano ha sancito la volontà italiana di allargare al più presto l’UE ai Balcani occidentali.
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Associazione culturale “Carta Adriatica”
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