Progetto Lazio ’900 – L’Archivio storico della Societa’ di Studi Fiumani in Roma incluso nel nuovo progetto culturale e memoriale che vuole essere una casa archivistica ospitale per gli Istituti di Roma e del Lazio impegnati nella valorizzazione del loro patrimonio documentario, come si legge nel testo di presentazione del progetto stesso.
L’Archivio storico della Societa’ di Studi Fiumani in Roma, già’ dichiarato il 20 febbraio 1987 dalla Soprintendenza archivistica del Lazio, con apposito documento (n. 103111), “di notevole interesse storico”, e quindi sottoposto alla disciplina di tutela prevista attualmente dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, è riconosciuto anche dalla L. 92/2004 che istituisce la Giornata del Ricordo in memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo dei giuliano-dalmati.
Il patrimonio archivistico
L’Archivio raccoglie materiale molto eterogeneo con particolare riferimento, ma non solo, alla città di Fiume. Vi sono custoditi tre archivi personali, quello di Riccardo Zanella, di Antonio Grossich e di Gian Proda. Molte sono le miscellanee create dai primi conservatori dell’archivio sulla base delle spontanee donazioni di esuli fiumani. Agli studiosi è garantito l’accesso ai fondi, molti dei quali sono stati ordinati. Alcuni fondi sono presenti nella piattaforma on-line Lazio ‘900, da cui sono agevolmente consultabili. L’archivio, in linea generale, è composto da fondi storici e fondi che vengono continuamente implementati grazie a donazioni e acquisizioni. I fondi storici. L’Archivio Museo storico (diretto da Marino Micich) si compone di una esposizione permanente al piano inferiore, e di un archivio, una biblioteca e un’emeroteca al piano superiore.
Ora, il Progetto Lazio’900 vuole essere una casa archivistica ospitale per gli istituti di Roma e del Lazio impegnati nella valorizzazione del loro patrimonio documentario.
La Società di studi fiumani, sorta a Fiume nel 1923 (oggi Rijeka in Croazia), fu ricostituita con il suo Archivio Museo Storico a Roma nel 1960, dopo l’esodo dei fiumani avvenuto in seguito all’occupazione jugoslava della città nel 1945.
La Società cura la conservazione e la valorizzazione di cimeli, documenti archivistici, libri, fotografie, carte geografiche e opere d’arte (prevalentemente quadri di artisti fiumani dal 1700 ai giorni nostri) relativi ai territori giuliano-dalmati ceduti dall’Italia alla Jugoslavia dopo la seconda guerra mondiale, promuove la ricerca storica, organizza seminari di studio, convegni, corsi di aggiornamento per docenti, mostre e conferenze nelle scuole di ogni ordine e grado.
LEGGI I CONTENUTI DEL PROGETTO https://www.lazio900.it/istituto/societa-di-studi-fiumani/