Zara veneziana: importante scoperta

Riaffiora a Zara uno scorcio della Serenissima che si credeva perduto. Nel corso dei lavori di restauro dell’edificio della vecchia Scuola tecnica sono tornati alla luce i resti della porzione della cinta muraria che un tempo collegava i bastioni Moro e Grimani. Lo ha reso noto il Dipartimento per l’archeologia dell’Università di Zara. La fortificazione era stata demolita nel 1907, come testimoniato da una lapide tutt’oggi presente sul bastione Grimani. Le mura difensive di Zara, quali testimonianze delle “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale”, figurano dal 2017 nella Lista dei patrimoni dell’umanità stilata dall’Unesco.

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“La Sapienza” studia i Giuliano-Dalmati a Roma

L’Università di Roma “La Sapienza” ha da poco pubblicato un voluminoso studio sul quadrante sud di Roma intitolato “La metropoli continua”, con notizie dedicate anche al Quartiere Giuliano-Dalmata della capitale.

Per addentrarsi nella originale storia del quartiere, sono state usate come fonti le pubblicazioni di Marino Micich e Gianclaudio de Angelini, edite dalla Società di Studi Fiumani e dall’Associazione per la Cultura Fiumana Istriana e Dalmata nel Lazio. 

E’ possibile leggere un estratto del nuovo volume tramite questo link https://www.editricesapienza.it/sites/default/files/6011_La_metropoli_continua_ESTRATTO.pdf che comunque non comprende la parte del Quartiere degli Esuli.

Rovigno. Il Museo tra riassetto e studio

Presso il Museo civico di Rovigno sono in corso i lavori di recupero del deposito di opere d’arte, comprendenti il sanamento del tetto, la ristrutturazione della struttura soppalcata del sottotetto e di quella del terzo piano della Casa gialla. Il valore totale dell’investimento, finanziato dal Ministero della Cultura e dei Media e dalla Città di Rovigno, è di circa 500mila kune, IVA esclusa.

Il Museo è dislocato in alcuni edifici. Tra i più appariscenti, certamente Palazzo Califfi (il cosiddetto “Edificio rosso”), datato all’inizio del XVIII secolo e parte della Casa gialla, sorta nel 1680 come fondaco e successivamente diventata sede del Monte di pietà e dopo ancora Palazzo di giustizia. Ha assunto l’aspetto attuale nel 1869, quando la struttura divenne sede dell’allora Tribunale distrettuale. Si tratta di due edifici che furono costruiti lungo le mura cittadine, presso le rive dell’allora isola rovignese, che dopo il 1763, con l’interramento del canale, venne collegata alla terraferma.

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Il 18 novembre vista al Magazzino 18 di Trieste

Il Civico Museo della civiltà istriana fiumana dalmata di Trieste rende nota la disponibilità al pubblico della terza visita guidata gratuita e aperta agli interessati, alla nuova sistemazione del “Magazzino 18”.— Le masserizie degli esuli sono invece riposte al magazzino “26” mentre sarà visibile il primo nucleo museale del costituendo nuovo civico museo della civiltà istriana fiumana dalmata

Per la visita al primo nucleo museale è richiesta la prenotazione obbligatoria entro il giorno prima in quanto i posti sono limitati ad un massimo di 30 persone, chiamando il numero 040.- 639188 o inviando una mail (irci@iol.it). Il ritrovo è davanti al Magazzino “26” presso l’area museale. La visita verrà effettuata nel rispetto della normativa vigente (mascherina, distanziamento e green pass).”

IRCI –Trieste – la visita guidata al “Magazzino18”e al Civico Museo della Civiltà istriana

GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE alle ore 10.30

Il ritrovo è davanti al Magazzino “26” presso l’area museale.

Ristampato lo stradario di Fiume del ‘700

Piazze, Vie, Calli e Moli dal Settecento, rinascono oggi i luoghi della Città adriatica.

La Società di Studi Fiumani informa che, nonostante la penalizzazione dei fondi, l’Archivio Storico di Fiume ha recentemente ristampato lo Stradario fiumano realizzato dal sig. Massimo Superina.

Per richederne una copia scrivere a marino.micich@virgilio.it

(nell’immagine da cliccare la piu’ antica stampa della città di Fiume)

FLUMEN-FIUME-RIJEKA: pubblicati gli Atti del Convegno

FLUMEN –  FIUME – RIJEKA

Crocevia interculturale d’Europa

Pubblicati gli Atti del Convegno

L’evento, organizzato dal Centro di Ricerca sulle Minoranze (CERM), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio (DISUIT) dell’Università degli Studi dell’Insubria, Sveučilište u Rijeci (Università di  Fiume) e la Società di Studi Fiumani di Roma, si è tenuto nei giorni 28 e 29 ottobre 2020 ed ha visto la partecipazione di oltre venti studiosi appartenenti ad atenei e istituti di ricerca italiani e esteri”.I saggi a cura della Società di Studi Fiumani-Archivio Museo storico di Fiume sono i seguenti:

 La Società di Studi Fiumani  e l’Archivio-museo Storico di Fiume.

Un caso di ritorno culturale nella città di origine dopo il crollo del Muro di Berlino (1989 – 2020 ) p. 13

Di Marino Micich

Archivio di Riccardo Zanella, Presidente dello Stato Libero di Fiume: nuove fonti per la ricerca

Di  Emiliano Loria p. 109

Gli autonomisti fiumani dal lealismo magiaro allo Stato Libero (1896-1924)

Di Giovanni Stelli  p. 231

Indice e Presentazione

– 11 Un Fiume di ipotesi: la Città Stato nel contesto mediterraneo    13  di Paolo L. Bernardini. L’“impresa veneziana di Fiume” (1508-1509) – 21 di Elisa Bianco. Il panorama linguistico di Rijeka (Fiume) e Pula/Pola – 31 di Paola Bocale.  Marittimi e venditori ambulanti cinesi nei porti giuliani, istriani e dalmati nella prima metà del Novecento – 45 di Daniele Brigadoi Cologna Fiume Corpus separatum. L’autonomia della città quale garanzia delle libertà municipali e della convivenza interetnica – 65 di Ester Capuzzo. Il diritto delle genti nella Carta del Carnaro – 77 di Giorgio Conetti. L’italiano popolare a Fiume nella prima metà del Novecento – 85 di Maja Đurđulov .

Un amarcord fiumano: la riflessione umanistica sull’identità della città di Fiume – 95  di Marinko Lazzarich.  La toponomastica a Fiume: profili storico-giuridici – 141 di Lino PanzeriLa Repubblica di Croazia e il suo mosaico etnico culturale. Quale tutela giuridica? – 155 di Valeria Piergigli. Le donne di Fiume e il principio di uguaglianza nella Carta del Carnaro – 167di Barbara Pozzo. Per una storia della varietà italoromanza usata a Fiume: la Tariffa dei sensali del 1785 –  193 di Anna Rinaldin.

Trieste, visita guidata al Magazzino 18

L’IRCI – Istituto regionale per la cultura Istriano–Fiumano–Dalmata di trieste rende nota la prima visita guidata, gratuita e aperta al pubblico al “Magazzino 18” e al Civico Museo della civiltà istriano–fiumano-dalmata.

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GIOVEDÌ 7 OTTOBRE ALLE ORE 10.30

La prima visita guidata aperta al pubblico interesserà la nuova sistemazione del “Magazzino 18”, nel quale sono conservate le masserizie degli esuli, sino al Magazzino 26 e al primo nucleo museale nel costituendo Nuovo Civico Museo della civiltà istriana fiumana dalmata.

Per accedere alle visite guidate è richiesta la prenotazione obbligatoria effettuata entro il giorno antecedente la visita poiché i posti sono limitati ad un massimo di 30 persone. Per uteriori informazioni contattare il numero telefonico 040 639188 o inviare una mail a (irci@iol.it).

La visita —raccomanda il Civico Museo Civico— verrà effettuata nel rispetto della normativa vigente (mascherina, distanziamento e green pass).

Il luogo di ritrovo è indicato di fronte al “Magazzino 26”.

«Vedute di Isola d’Istria». Un percorso di memorie

Presentata la pubblicazione di Ferruccio Delise e Franco Stener nata dalle interviste basate sulle immagini di cartoline d’epoca

Accanto alle numerose pubblicazioni dedicate alla località, si aggiunge una nuova dal titolo “Vedute di Isola d’Istria – lavoro, ambiente e tempo libero”. Autori del volume sono due amici di lunga data della Comunità Italiana isolana, Ferruccio Delise e Franco Stener. Delise è tra l’altro autore di diverse pubblicazioni dedicate a Isola, edite dal Mandracchio e in passato appoggiate da Silvano Sau. Sfruttando le belle giornate e sempre attenendosi alle misure di prevenzione sanitaria in atto, la CAN di Isola assieme al Manzioli Wine Bar hanno ospitato all’aperto la presentazione del progetto. La coordinatrice culturale della CAN, Agnese Babič ha introdotto la serata salutando i presenti, tra i quali Mario Paolo Depase, segretario dell’Associazione delle Comunità Istriane – Onlus, editore della pubblicazione.

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https://lavoce.hr/cronaca/capodistriano/vedute-di-isola-distria-un-percorso-di-memorie

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