A Venezia l’itinerario giuliano-dalmata per il Giorno del Ricordo

Venezia si prepara al Giorno del Ricordo 2022 ricostruendo un itinerario che porti i visitatori a toccare i punti di maggior interesse, collegati alla presenza e alla storia dei giuliano-dalmati. Ecco la convocazione del Consiglio.

Municipalità Venezia Murano Burano – Convocazione V Commissione

La V commissione consiliare (Programmazione Attività Culturali, Contenitori Culturali, Sport, Eventi e Feste Popolari) è convocata MERCOLEDI’ 5 GENNAIO 2022 ALLE ORE 16:30, con il seguente:

ORDINE DEL GIORNO

  1. “I luoghi dell’esodo giuliano-dalmata a Venezia: un itinerario” – Iniziativa per il “Giorno del Ricordo” 2022.
  2. Varie ed eventuali.
  • La seduta sarà trasmessa in diretta streaming al  seguente link:

https://live.comune.venezia.it/it/municipalita-venezia-murano-burano-streaming

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Roma, nuova luce per il Monumento ai Caduti giuliano-dalmati

La presidente del Municipio IX di Roma Titti Di Salvo ha comunicato l’accensione delle luci per il Natale presso il Monumento ai caduti giuliano-dalmati di tutte le guerre in via Laurentina e all’ingresso del nucleo storico del Quartiere giuliano dalmata. Si tratta di una iniziativa molto gradita dagli abitanti, che li fa sentire parte integrante della grande comunità romana, che ha sempre accolto gli esuli fiumani, istriani e dalmati (oltre 10.000 presenti nella Capitale) con fraterna, umana solidarietà e comprensione.

Marino Micich per il Comitato delle Associazioni  storiche del Quartiere giuliano dalmata:Archivio Museo storico di Fiume, Società di Studi fiumani, Comitato Anvgd di Roma, Ass.ne per la Cultura fiumana istriana dalmata nel Lazio, Ass.ne sportiva Giuliana e Ass.ne Giuliano Dalmata nel Cuore augurano alla presidente Di Salvo e a tutto il Consiglio municipale di Roma IX Buon Natale e un proficuo Anno Nuovo 2022 per la capitale.

Apre al pubblico la Clausura del Vittoriale

Forse non tutti sanno che al Vittoriale degli Italiani, dimora di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera (Bs), esistono due aree solitamente chiuse al pubblico: quella della pianista Luisa Baccara e quella della governante Amélie Mazoyer, entrambe amanti del poeta.

Ingressi straordinari sono previsti fra dicembre e gennaio, con cinque date per le visite guidate.

L’apertura di queste aree è limitata al periodo natalizio ed esattamente il 14 e 21 dicembre, l’11, il 18 e il 25 gennaio 2022. Si tratta degli appartamenti delle sue amanti situati tra l’Officina e il Corridoio del Labirinto. La Clausura è sempre stata chiusa al pubblico, ma si tratta di spazi davvero interessanti.

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https://timgate.it/news/italia/apre-al-pubblico-la-clausura-del-vittoriale-degli-italiani.vum

Perugia, rinnovato il Parco Vittime delle Foibe

Si tratta del parco Vittime delle Foibe a Perugia, ubicato nel quartiere di Madonna, alle spalle della stazione, un fondamentale polmone verde che collega via Martiri dei Lager alla zona Settevalli. “Non solo un parco – ha detto il sindaco Andrea Romizi – ma un bel modo di vivere un’area della città, con servizi, verde ed un innovativo sistema di mobilità per il quartiere”.

Il parco Vittime delle Foibe- ha spiegato l’assessore alle infrastrutture, opere pubbliche e ambiente Otello Numerini – è oggi un bellissimo posto grazie ad un massiccio intervento che ha consentito di raddoppiare l’estensione dell’area verde rispetto al passato”.

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https://umbrianotizieweb.it/attualita/36149-perugia-parco-vittime-delle-foibe-servizi-verde-ed-una-nuova-infrastruttura-per-la-mobilita

In corso il Festival dell’Istrioto

Si sta svolgendo in questi giorni il Festival dell’Istrioto, iniziato il 15 dicembre e che si conclude domenica 19. È stato organizzato come “quello che ci si può permettere in tempi di Pandemia”. È un’iniziativa in Istria di alcune Comunità degli Italiani, e precisamente di Rovigno, Gallesano, Sissano, Valle e Fasana, dove si parla ancora l’Istrioto, un dialetto istroveneto molto vicino all’istroveneto tradizionale, caratterizzato però da alcuni vocaboli propri e con una parlata che “suona  anch’essa un po’ diversa.

È un vernacolo ancora vivo, usato in quei comuni istriani citati. Lo si sente parlare specialmente nelle manifestazioni folcloristiche, anche accompagnandolo all’esibizione dei costumi tradizionali.

Claudio Fragiacomo

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http://www.valtellinanews.it/articoli/festival-dellistrioto-20211217/

Esuli istriani al Dandolo «Maxi progetto Confini per non dimenticare»

La storia dell’esodo istriano al Dandolo di Maniago è il centro di un maxi progetto che vede protagonista Comune, scuole e associazioni del territorio: si tratta di Confini, per il quale il Municipio della città del coltello ha ottenuto un finanziamento dalla Regione di circa 20 mila euro. «Anche l’amministrazione parteciperà con una somma a copertura delle spese da sostenere, quantificabile dai 5 mila ai 7 mila euro – ha detto l’assessore all’istruzione e alla cultura Anna Olivetto –

Un corposo numero di eventi che coinvolgono scuole di diverso ordine e grado, enti, associazioni locali sulla tematica Nelle terre magre, l’esodo istriano a Dandolo. Ogni iniziativa andrebbe spiegata per filo e per segno, ma mi limito alle ultime due, quelle che impegnano direttamente l’assessorato: la prima riguarda il ritorno di Simone Cristicchi sul palco del Verdi con Esodo, nuova versione di Magazzino 18.

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https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2021/12/14/news/esuli-istriani-al-dandolo-maxi-progetto-confini-per-non-dimenticare-1.41030638

Le evolute donne di Fiume negli anni Venti

Accadde tra il 1919 e il 1921 quando al Consiglio municipale di Fiume vennero elette tre donne, Olga Kucich, Ofelia Nascimbeni e Antonia Verson. 

Lo ricorda attraverso la storica Rivista di Studi Adriatici Fiumecurata dalla Società di Studi fiumani in Roma — Marino Micich, nel numero 5 (nuova serie) del Gennaio— Giugno 2002.

Se si pensa che in Italia bisognerà aspettare la fine della seconda guerra mondiale, considera Micich, nelle terre fiumane si era alquanto avanti nel riconoscere parità di diritti delle donne. In quel periodo nella Città di Fiume era inoltre riconosciuto il divorzio.

(nell’immagine una cartolina di Fiume degli anni ’20)

L’assemblea del Consiglio nazionale – Rappresentanza municipale: elenco dei nomi

Diego Arich
Iti Baccich
Salvatore Bellasich
Edoardo Bianchi
Annibale Blau
Carlo Brazzoduro
Adriano Cattalinich
Antonio Celebrini
Carlo Colussi
Carlo Conighi
Giuseppe Corich
Vittorio Del Pino
Attilio Depoli

Felice Derenzini
Pietro Deschmann
Arturo Devescovi
Vittorio Farina
Beniamino Ferranda
Isidoro Garofolo
Riccardo Gigante
Alfonso Gregorutti
Antonio Grossich
Giovanni (Nino) Host-Venturi
Oscarre Loriani
Benedetto Kucich
Olga Kucich

Ulisse Magos
Clemente Marassi
Luigi Maroth
Carlo Minca
Ariosto Mini
Luigi Misculin
Edoardo Mondolfo
Arturo Nascimbeni
Ofelia Nascimbeni
Andrea Ossoinack
Ugo Pagan
Vincenzo Petrovich
Attilio Prodam
Giuseppe Pus
Giorgio Radetti

Idone Rudan
Giovanni Rusich
Giovanni Schittar
Giovanni Serdoz
Romualdo Serdoz
Gino Sirola
Elpidio Springhetti
Attilio Sprocher
Edoardo Susmel
Giuseppe Sussain
Luigi Maria Torcoletti
Stefano Tuchtan
Antonia Verson
Giovanni Villich
Pietro Zandegiacomo

Strage di Vergarolla. 60 anni fa moriva Geppino Micheletti

L’8 dicembre di 60 anni fa moriva all’età di 56 anni Geppino Micheletti, l’eroe di Vergarolla. In occasione dell’anniversario della sua morte il presidente dell’Unione degli istriani, Massimiliano Lacota ha lanciato un appello: “Non dimentichiamo chi era Geppino Micheletti, la tragedia immane che lo colpì e l’altruismo che lo contraddistinse. Mi rivolgo in particolare alle amministrazioni comunali – ha scritto in una nota –, affinché lo ricordino il prossimo 10 febbraio assieme alle vittime della strage di Vergarolla, la più grande strage dell’Italia repubblicana, volutamente taciuta al pari dei nostri martiri delle foibe e dei nostri 350mila istriani, fiumani e dalmati cacciati dalle loro case”.

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Profughi a Laterina anche dopo il primo dopoguerra

Dagli studi di Elio Varutti

Profughi a Laterina pure nella Grande guerra? La località di Laterina (Arezzo) è nota nella storia del Novecento perché recluse, dal 1941 sotto il fascismo in un Campo di concentramento, qualche migliaio di prigionieri britannici catturati in Africa. Detta struttura detentiva attraversa varie fasi secondo come variava il fronte, tra Tedeschi ed Anglo-americani. Dal 1946, oltre a imprigionare recalcitranti della RSI, inizia ad accogliere 1.500 profughi della Venezia Giulia, in fuga dalle prevaricazioni dei miliziani jugoslavi di Tito. Dal 1948 gli arrivi si fanno sempre più intensi, fino a superare le 10mila presenze non solo di esuli giuliani, ma pure di espulsi dalle ex colonie d’Africa. Il Campo chiude i battenti nel 1963. Negli anni successivi, dall’Amministrazione comunale viene riadattato ad area artigianale.

Parliamo ora della Grande guerra . Si sa vagamente dal sito web di “radiocora.it” che il campo di Laterina ha “ospitato al termine della Prima guerra mondiale 14 famiglie provenienti dal Trentino”. Ora c’è un’altra fonte che rafforza tale fatto. Vero è che, secondo Franco Cecotti, la maggior parte delle notizie storiche sui profughi goriziani e istriani del 1914-1918 si riferisce al loro internamento in Austria, Slovenia e Boemia, voluto dalle autorità dell’Impero d’Austria-Ungheria, poco si sa della loro profuganza in Toscana, organizzata dalle autorità italiane. 

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http://eliovarutti.blogspot.com/

IMMAGINE – LEVANE PONTE – Il ponte di Levane nei primi decenni del Novecento: l’edificio visibile alla sinistra reca l’insegna dell’asilo “Del Secco”, che ospitò le giovani profughe goriziane e trentine. Fotografia Vestri, Montevarchi.

Trieste festeggia i 50 anni del “Tempio degli Esuli”

Festeggia 50 anni la chiesa di via Capodistria a Trieste, il “tempio degli esuli” nel rione di Chiarbola.

Costruita anche grazie alle donazioni della popolazione costretta all’esodo, fu consacrata nel 1971 alla presenza di monsignor Santin.

Un evento che vuole ricalcare il giorno della consacrazione, avvenuta esattamente il 12 dicembre 1971, alla presenza del vescovo di allora, Antonio Santin, delle autorità del tempo e di un folto gruppo di fedeli del quartiere.

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https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2021/12/11/news/a-trieste-festeggia-50-anni-la-chiesa-di-via-capodistria-il-tempio-degli-esuli-nel-rione-di-chiarbola-1.41019751