Trieste, visita guidata al Magazzino 18

L’IRCI – Istituto regionale per la cultura Istriano–Fiumano–Dalmata di trieste rende nota la prima visita guidata, gratuita e aperta al pubblico al “Magazzino 18” e al Civico Museo della civiltà istriano–fiumano-dalmata.

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GIOVEDÌ 7 OTTOBRE ALLE ORE 10.30

La prima visita guidata aperta al pubblico interesserà la nuova sistemazione del “Magazzino 18”, nel quale sono conservate le masserizie degli esuli, sino al Magazzino 26 e al primo nucleo museale nel costituendo Nuovo Civico Museo della civiltà istriana fiumana dalmata.

Per accedere alle visite guidate è richiesta la prenotazione obbligatoria effettuata entro il giorno antecedente la visita poiché i posti sono limitati ad un massimo di 30 persone. Per uteriori informazioni contattare il numero telefonico 040 639188 o inviare una mail a (irci@iol.it).

La visita —raccomanda il Civico Museo Civico— verrà effettuata nel rispetto della normativa vigente (mascherina, distanziamento e green pass).

Il luogo di ritrovo è indicato di fronte al “Magazzino 26”.

Inaugurata la Panchina Tricolore per Norma Cossetto al Giuliano-Dalmata di Roma

Inaugurata la panchina tricolore in ricordo della giovane istriana Norma Cossetto al Quartiere Giuliano-Dalmata di Roma. Una iniziativa promossa dal IX Municipio e votata da tutti i consiglieri per ricordare doverosamente le vittime italiane dell’odio ideologico in Istria, eliminate da reparti speciali comunisti jugoslavi tra il 1943 e il 1947 anche a guerra finita. I discorsi ufficiali sono stati del Presidente Dario D’Innocenti, che ha ricordato la terribile morte di Norma Cossetto, violentata, trucidata e gettata ancora viva in una foiba da miliziani comunisti jugoslavi. “È quanto mai doveroso – ha aggiunto il presidente D’Innocenti – ricordare è studiare la storia troppo spesso taciuta o mal studiata delle foibe, perché in definitiva furono un atto orrendo compiuto senza processo e contro persone inermi.

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“La Patria perduta” – Vita nel campo profughi di Laterina

La Patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul centro raccolta profughi giuliano dalmati  di Laterina – 1946 -1963.  Un libro determinante  e autorevole per comprendere la tragedia e la tenacia degli Esuli Giuliani.

Luogo di dolore per gli Italiani Esuli dall’Istria, Fiume e Dalmazia costretti nel secondo dopoguerra all’esilio in Patria per sfuggire al regime totalitario jugoslavo e ai suoi criminali “processi popolari” inscenati al fine di indurre alla fuga la popolazione italiana autoctona –  il centro raccolta di Laterina così come i molti altri centri disposti in tutta Italia per accogliere i profughi fu il solo, miserevole rifugio nel quale donne, anziani, bambini, adulti, dovettero per lungo tempo vivere privi di qualsivoglia conforto mantenendo  l’onestà e il decoro che li distingueva da sempre.

 STORIA d’Italia  questa  – frequentemente ignorata cui  Elio Varutti –  autore del saggio La Patria perduta – restistuisce  onore  e visibilità  in una ricostruzione encomiabile degli eventi nazionali e  internazionali e delle complesse condizioni che per decenni gli Esuli patirono nell’indifferenza se non nell’ostilità  di molti connazionali.

La Patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul centro raccolta profughi giuliano dalmati  di Laterina – 1946 -1963 Aska Edizioni info@askaedizioni.it

Recensione di Carta Adriatica.

Fiume in Europa

Il 23 Novembre 2021 a Fiume – Rijeka avrà luogo il secondo convegno internazionale organizzato dall’Associazione croata «Stato libero di Fiume» – Società di Studi Fiumani e Comunità degli Italiani – con il patrocinio del Comune di Fiume – Rijeka. Il tema intende a valorizzare la Fiume multiculturale e dello sviluppo industriale all’epoca del Sindaco Ciotta – 1872 -1898.

In tale occasione — informa il Direttore dell’Archivio Storico di Fiume in Roma Micich — saranno pronti i relativi Atti in lingua italiana e croata del Convegno internazionale sul Trattato di Rapallo del 1920 promosso lo scorso anno dalle stesse associazioni già citate e con il patrocinio del Comune di Fiume – Rijeka.

«Vedute di Isola d’Istria». Un percorso di memorie

Presentata la pubblicazione di Ferruccio Delise e Franco Stener nata dalle interviste basate sulle immagini di cartoline d’epoca

Accanto alle numerose pubblicazioni dedicate alla località, si aggiunge una nuova dal titolo “Vedute di Isola d’Istria – lavoro, ambiente e tempo libero”. Autori del volume sono due amici di lunga data della Comunità Italiana isolana, Ferruccio Delise e Franco Stener. Delise è tra l’altro autore di diverse pubblicazioni dedicate a Isola, edite dal Mandracchio e in passato appoggiate da Silvano Sau. Sfruttando le belle giornate e sempre attenendosi alle misure di prevenzione sanitaria in atto, la CAN di Isola assieme al Manzioli Wine Bar hanno ospitato all’aperto la presentazione del progetto. La coordinatrice culturale della CAN, Agnese Babič ha introdotto la serata salutando i presenti, tra i quali Mario Paolo Depase, segretario dell’Associazione delle Comunità Istriane – Onlus, editore della pubblicazione.

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https://lavoce.hr/cronaca/capodistriano/vedute-di-isola-distria-un-percorso-di-memorie

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