Raccolta di documenti per ricostruire la storia degli Esuli giuliano-dalmati giunti a Rimini
Obiettivo costruire un archivio a disposizione di studiosi e ricercatori.
Quella dei profughi istriani, dalmati e fiumani è una storia di dolorose amnesie, silenzi e strumentalizzazioni politiche, una vicenda su cui ancora molto resta da indagare e studiare. Così l’amministrazione comunale di Rimini, in una nota, rende pubblico un bando, promosso dall’Istituto storico di Rimini e dalla Biblioteca Gambalunga, per raccogliere fonti e testimonianze su una storia a lungo dimenticata, in particolare documentando la storia sconosciuta degli esuli giunti nel territorio riminese, costituendo un archivio a disposizione di studiosi e ricercatori.
Si invitano tutti coloro che possiedono, in originale o in copia, diari, appunti, lettere, fotografie e memorie che testimoniano la propria esperienza o quella familiare, a spedirli o consegnarli all’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea (Via Gambalunga, 27, 47921 Rimini), oppure chiederne il ritiro, contattando l’Istituto storico (istitutostoricorimini@gmail.com; tel. 054124730), entro e non oltre il 1° settembre 2022. La consegna potrà anche essere temporanea, ovvero limitata al tempo necessario a effettuarne una copia a cura dell’Istituto storico e della Biblioteca Gambalunga. Insieme ai materiali si dovrà allegare il Modulo di partecipazione, scaricabile dal sito dell’Istituto storico (www.istitutostorico.it) o da quello della Biblioteca Gambalunga (www.bibliotecagambalunga.it), per esprimere l’accettazione delle Norme previste dal vigente Bando, e fornire i dati anagrafici richiesti.
Leggi il Bando
Nella foto un angolo della “Biblioteca di Pietra” creata nel 2014 a Rimini e protesa verso l’Adriatico
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