L’Isonzo cambia sacralità. O meglio, ne acquisisce un’altra. Perché se a Gorizia si continuerà ad attraversare il ponte ‘Ragazzi del ‘99’ leggendo la targa ‘Isonzo fiume sacro alla Patria’, a Sagrado, Gradisca d’Isonzo, San Canzian d’Isonzo e Fiumicello si noterà, invece, il cartello ‘Isonzo fiume sacro ai popoli d’Europa’. La proposta, nata da Sagrado l’anno scorso sotto la spinta del cavalier Antonio Boscolo, ha poi suscitato l’interesse delle altre amministrazioni comunali, tutte guidate da giunte di centrosinistra, che hanno raggiunto poco tempo fa il loro obiettivo.
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