Alla vigilia dell’entrata della Croazia nell’Unione europea, il 1 luglio 2013, l’allora presidente della Commissione europea José Barroso, oltre a esprimere apprezzamenti per le difficili riforme intraprese, si era complimentato con Zagabria per aver teso la mano alla riconciliazione. Il premier Zoran Milanović aveva voluto menzionare, tra l’altro, che in tempi di revisionismo storico i valori della comune lotta antifascista univano i popoli della ex Jugoslavia.
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