Dal gusto raffinato al palato degli intenditori, le granceole (granseole nelle parlate venete) risultano tra i tanti doni del mare uno dei più saporiti, una qualità che per pregio l’avvicina all’aragosta. Particolarmente presenti nell’Adriatico settentrionale e nelle sue lagune, questi crostacei vantano ottime caratteristiche nutritive: poco grassi, sono ricchi di potassio, fosforo e sodio. Riportiamo di seguito una delle nostre “storiche” ricette, per accompagnarle ad un buon risotto. Per un colpo ad effetto lo si può servire anche dentro il suo guscio.
Lavare la granceola con una spazzola e lasciarla per 3 ore in acqua fresca; sollevare la scorza da dietro della granceola viva; metter tutto il contenuto levabile del corpo in un piatto. Ingiallire nell’olio un po’ di cipolla, scottarvi l’aglio e mettere a soffriggere le zampe e i pezzetti laterali; aggiungere un po’ di acqua e sobollire; allontanare le zampe e i laterali, mettervi il contenuto del piatto e prepare il risotto. Cotto che sia il risotto, fuori fuoco, aggiungere prezzemolo.