Diretto con mano ferma da Maximiliano Hernando Bruno, 42nne attore italo-argentino al suo esordio come regista, “Red land” – “Rosso Istria” (il titolo allude anzitutto alla terra rossa della penisola istriana, ricca di bauxite, argomento della tesi di laurea di Norma Cossetto, giovane studentessa vittima delle foibe) è la storia, raccontata senza sbavature, e con una tensione drammatica che cresce sempre più, dei primi massacri (settembre ’43) compiuti dai titini in Istria, nel caotico periodo seguìto alla prima caduta del fascismo e all’ambiguo “Regno di Badoglio”.
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