Una battuta d’arresto, in attesa di tempi migliori. È la decisione che Fiume Capitale europea della Cultura 2020 (Cec) ha preso arrendendosi alla realtà della pandemia. Gran parte delle attività sono state sospese a tempo indeterminato e 59 dipendenti su 70 sono stati licenziati: una misura presa di comune accordo dalla società Rijeka 2020 – incaricata della programmazione dell’anno che avrebbe dovuto essere speciale per il capoluogo quarnerino – e dal Comune di Fiume. «Nelle ultime settimane abbiamo lavorato molto alla riorganizzazione del progetto nel contesto della crisi.
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