La fragilità dei commerci internazionali in questo 2020 percorso da tensioni geopolitiche e sanitarie – le due sono in realtà strettamente intrecciate – rendono tanto più preziosi i segni di continuità nella filiera logistica e nel traffico mondiale. Questo è il caso dell’Ungheria di Viktor Orban che manterrà gli impegni presi lo scorso anno, proseguendo con gli investimenti per una “sea exit” a Trieste capace di garantire l’export magiaro.
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