Si è chiusa, presso la Sala Veruda, di Palazzo Costanzi in piazza Piccola a Trieste, la mostra L’arcipelago delle meraviglie. Omaggio a Paolo Budinich nel centenario dalla nascita, prodotta dall’Immaginario Scientifico e dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), e in collaborazione con l’Università di Trieste, il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” (ICTP), The World Academy of Sciences (TWAS), la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze (FIT).
Quando Paolo Budinich è nato – a Lussino, un’isola dell’attuale Croazia, il 28 agosto 1916 – Trieste aveva un’anima affatto diversa rispetto a quella odierna. Nel 1912 era ancora “il” porto di un grande impero della Mittleeuropa, l’impero Austro-ungarico. Poi, dopo la Prima guerra mondiale, il primo ritorno all’Italia, poi il fascismo, il secondo conflitto mondiale, l’occupazione tedesca, quella jugoslava, il governo alleato, la costituzione nel 1947 del Territorio libero sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Foto Lussino _ Budinich