Oltre 2 mila chilometri di costa sono stati cementificati in Italia negli ultimi 50 anni e il mattone non è che uno dei tanti fattori di pressione sui nostri mari insieme al sovrasfruttamento della pesca o alle attività di estrazione degli idrocarburi. A individuarli è il dossier “L’ultima spiaggia” del Wwf, pubblicato oggi, che invita a invertire la rotta partendo da quattro aree pilota: Mar ligure e arcipelago toscano, Canale di Sicilia, mare Adriatico settentrionale, Canale di Otranto.
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