“Jetti, dime dove xe el sol, dime quando tramonta el sol”. Queste le parole con le quali tutte le sere il celebre compositore istriano Antono Smareglia – ormai non vedente a causa di un’operazione non perfettamente riuscita alla cataratta – si rivolgeva all’amata moglie Maria Polla, detta Jetti, perché lo avvisasse del calar del sole. Calar del sole che Smareglia e la moglie attendevano seduti su una panchina dinanzi al mare di Fasana. Quello stesso mare che ispirò il musicista a comporre “Oceana”, un’opera considerata dallo stesso autore una delle migliori mai scritte.
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